“A parole tue”: il nuovo progetto di Tania

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intervista a Tania Bocchino a cura di Valentina Boscolo Cegion

 

Cara Tania, il Gruppo Donne Uildm ti conosce ormai da tempo per la tua voglia di vita che si è espressa con l’attenzione alla bellezza e lo sdoganamento del binomio donna disabile-sensualità, ma soprattutto per le tue battaglie sull’indipendenza e l’assistenza autogestita.
Hai un passato recente come blogger con asmartway che è assolutamente irriverente e dissacrante. Prima di tutto, però, sei scrittrice: il tuo romanzo Nuda pelle è a mio parere meravigliosamente poetico e struggente.

Ora ti sei ingegnata in un nuovo progetto creativo, chiamato Your Words (www.yourwords.it): di che cosa si tratta?
YourWords nasce per dare l’opportunità alle persone di raccontare la propria storia e di trasformarla in un racconto la cui lunghezza può essere scelta direttamente dal committente. Hai una storia nel cassetto? Tu racconti e io scrivo.
La novità importante introdotta da YourWords è l’aver rivolto i servizi di ghostwriting al pubblico, contro la diffusa tendenza a limitarli alle aziende o alle persone famose. Il ghostwriting è una modalità di scrittura in cui l’autore del testo cede i diritti e permette al committente di apporre la propria firma all’opera; grazie a YourWords chiunque, indipendentemente dalle proprie competenze professionali, potrà scegliere di acquistare la paternità delle opere che mi commissiona.

Quanto tempo hai impiegato a realizzare un simile progetto?
Anni. Senza dubbio ciò che mi ha fornito la spinta necessaria a concretizzare il progetto è stata l’esperienza di studio alla Scuola Holden (quella di Alessandro Baricco, per intenderci). Tuttavia, hanno avuto un ruolo importante anche i due anni in cui ho lavorato freelance per il magazine F di Cairo Editore. Preziosi sono stati, infatti, gli insegnamenti di Silvia Gavino e l’aver confrontato la mia scrittura con quella di stampo più giornalistico.

Ti sei avvalsa dell’aiuto di terze persone?
Beh, certo. L’agenzia DaimonArt ha installato la piattaforma del sito, l'editor Alessio Morando mi ha fornito la consulenza editoriale e Vidiskribi (nome d’arte di Ilaria Benecchi) ha supervisionato la creazione di ogni singola pagina.

Qual è lo scopo di questa nuova avventura?
Dar vita a quel pensiero, quell’emozione, quel vissuto che ha solo bisogno di trovare le parole giuste per venire alla luce.
Molte persone hanno delle storie bellissime da raccontare e vorrebbero trasformarle in un racconto, in un libro... L’obiettivo di YourWords è aiutarle a far nascere la loro storia, scrivendola per loro.

In che modo?
Si può fare in pochi semplici passi:
- contattami (sul sito ci sono un modulo di contatto, un numero di telefono, un indirizzo email e un pulsante per chattare con me su Skype);
- scegli la lunghezza e il formato dell’opera;
- raccontami la storia che desideri scrivere. Non è necessario che tu abbia già in mente una trama, bastano dei frammenti, dei dettagli sensoriali, dei lampi di memorie... Piano piano costruiremo insieme il racconto;
- rileggi la bozza di testo che ti invierò per poter valutare insieme se aggiungere o modificare delle parti;
- e infine, naturalmente, goditi la tua opera ultimata!

Che ruolo ha la parola scritta nella tua vita?
Scrivere mi ha aiutata in più occasioni. Fin da piccola ho usato la penna alla stregua di una bacchetta magica, riconoscendo alla scrittura il dono della guarigione attraverso la trasformazione della mia scarsa mobilità fisica in un incentivo a viaggiare con la mente e a reinventarmi ogni giorno. Scrivere mi appassiona e mi libera; e inoltre da quando è diventato il mio lavoro mi paga anche le bollette...

Credi che la scrittura possa fungere da terapia catartica per chi ha disabilità importanti come le nostre?
Sì, assolutamente.

Nuovi orizzonti e progetti da inseguire?
Arrivare al primo milione di visitatori sul sito.

Ritratto di gruppodonneuildm

gruppodonne